Abruzzo Forte e gentile

2021-01-08 18:35

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Abruzzo Forte e gentile

Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa.    L'Abruzzo è una regione a statuto ordinario dell'Italia c

 

 

 

Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa.

 

 

 

L'Abruzzo è una regione a statuto ordinario dell'Italia centrale, con capoluogo L'Aquila, compresa tra il medio Adriatico e l'Appennino centrale. Estesa su una superficie di 10 831 km², ha una popolazione di 1 288 385 abitanti ed è divisa in quattro province (L'Aquila, Chieti, Pescara e Teramo) e 305 comuni.

Confina a nord con le Marche, ad est con il mare Adriatico, ad ovest con il Lazio e a sud con il Molise: si divide principalmente in una parte costiera-collinare sul versante orientale con le spiagge e le colline prospicienti l'Adriatico, e una parte montuosa sul lato occidentale con i Monti della Laga (2.458 m s.l.m), il Gran Sasso d'Italia (2 914 m s.l.m.), la Majella (2 793 m s.l.m.), il Sirente-Velino (2 487 m s.l.m.) e i Monti Marsicani (2.283 m s.l.m.), che costituiscono i principali massicci montuosi della catena appenninica[9].

Pur potendo essere considerato centrale dal punto di vista geografico[10], l'Abruzzo è storicamente, culturalmente, economicamente e in gran parte anche linguisticamente, legato al Mezzogiorno d'Italia, anche secondo le definizioni adottate da Istat ed Eurostat

 

Il territorio abruzzese è prevalentemente montuoso (65%) e collinare (34%); la pianura (1%) è costituita soltanto da una stretta fascia costiera lungo il litorale, lunga 131 km. La regione si divide naturalmente in due macro aree, separate dalle catene montuose della Majella e del Gran Sasso: la zona interna, che ricalca la provincia aquilana, è formata dalle sub regioni dell'Alto Sangro, la Marsica, la Conca aquilana, la Conca Peligna, la Valle dell'Aterno e la Valle Roveto, strette fra le vette dei diversi monti dell'Appennino abruzzese, mentre la zona costiera, con le restanti tre province di Pescara, Chieti e Teramo, è composta prevalentemente da una estesa fascia collinare, su cui si allargano le principali vallate della Val Pescara, la Val di Sangro e la Valle del Tordino, e dalla stretta pianura costiera, intensamente urbanizzata in particolare nel centro-nord della regione

 

 

All'interno delle diverse aree protette, disseminate non solo sulla dorsale appenninica, ma anche sulle colline dell'entroterra e lungo i 130 km di costa, è custodito oltre il 75% delle specie animali e vegetali del continente europeo[18].

In Abruzzo vi sono tre parchi nazionali, un parco regionale e 38 aree protette tra oasi, riserve regionali e riserve statali. In totale il 36,3% del territorio regionale è sottoposto a tutela ambientale. Nel territorio dimora il 75% delle specie animali presenti in Europa ed è patria di alcune specie rare come l'aquila reale, il lupo abruzzese il camoscio d'Abruzzo e l'orso marsicano. In proposito si può parlare di un vero e proprio sistema protezionistico di interesse europeo, infatti il complesso sistema di aree protette abruzzese prosegue a nord con il parco nazionale dei monti Sibillini nell'appennino umbro-marchigiano.

Uno dei trabocchi della Costa dei Trabocchi

Sul territorio abruzzese sono presenti i seguenti parchi nazionali e uno regionale:

Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise

Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga

Parco nazionale della Majella

Parco naturale regionale Sirente-Velino

La struttura delle aree protette comprende in Abruzzo, oltre i parchi nazionali e quello regionale, fra le 38 riserve statali, riserve regionali, Oasi e parchi territoriali attrezzati gestisce diversi biotopi di interesse scientifico, i quali nonostante di dimensioni territoriali a volte ridotte, presentano aspetti di notevole interesse scientifico e naturalistico e completano il sistema delle aree protette della regione. Le riserve tutelano complessivamente l'1% del territorio regionale e sono gestite dai comuni, che nella maggior parte dei casi si avvalgono di comitati allargati ad altri enti e associazioni in grado di avviare progetti di rilevazione e studio delle specie floristiche e faunistiche. Alcune riserve regionali si sono dotate di organi di gestione che prevedono oltre al rispetto delle norme di tutela, strumenti di pianificazione e programmi di valorizzazione dell'area protetta. Il sistema costituisce uno strumento di pianificazione ambientale, un laboratorio permanente di ricerca scientifica in cui sono stati realizzati importanti progetti faunistici dell'Appennino, con il ripristino dell'ecosistema e il reintegro di specie da tempo scomparse. Sul versante settentrionale del Gran Sasso si trova il ghiacciaio Calderone, il più meridionale del continente.

Aree marine protette

Torre di Cerrano

Istituita nel 2010, l'area marina protetta Torre del Cerrano è l'unica area marina protetta della regione; essa si estende per circa 37 km quadrati e tutela un tratto di mare unico in Abruzzo, trattandosi di uno dei pochi arenili dove è sopravvissuto un ambiente dunale pressoché intatto[22]; a poche decine di metri dalla costa sono presenti i resti sommersi di notevole interesse archeologico e naturalistico dell'antico porto di Atri.

Con la legge 93 del 23 marzo 2001 è stata prevista la realizzazione di un parco nazionale fra i comuni di Ortona e Vasto, noto come Parco della costa teatina. Nonostante la perimetrazione provvisoria del parco operata dal commissario ad acta Giuseppe De Dominicis, nominato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 4 agosto 2014[23], la consulta ne ha bloccato la legge regionale di istituzione, in quanto trattandosi di un'area marina tale competenza spetta allo Stato.

Flora